Puntata 9 - Blockchain per la filiera produttiva

La nona puntata di Digital Tomorrow affronta un tema attuale quanto ancora poco chiaro agli occhi di molti, quello della Blockchain e delle opportunità che questo strumento può offrire alle PMI. Pepe Moder ne parla con Paolo Mori, ricercatore presso l'Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa e Responsabile dell'Unità di ricerca Trust, Security and Privacy, e con Matteo Fratini, CEO del frantoio I Potti de Fratini che produce un olio di alto livello in Umbria.

A cosa serve la blockchain e chi può avvalersene? Un esempio classico è Bitcoin, che i non addetti ai lavori vedono come uno strumento per ottenere guadagno sfruttando le sue fluttuazioni nel tempo. Questo fraintendimento nasce dal fatto che Bitcoin non si avvale di un sistema centralizzato che gestisce l’intero sistema, come accade per una banca. In realtà questa mancanza di centralizzazione è il suo punto di forza, perché permette ai singoli utenti di essere gli attori principali dell’attività. Oggi la blockchain è una tecnologia applicabile anche alle PMI perché è matura e alla portata di tutti.

In Italia come si può usare la blockchain e trarne beneficio? In Italia una grande applicazione la si può avere nella valorizzazione del prodotto italiano. Dal vino all’olio ai beni di lusso come i gioielli e l’alta moda, grazie al sistema blockchain è possibile valorizzare tali prodotti certificandone alcune caratteristiche che possono convincere i clienti a sceglierli nonostante il prezzo alto. Non solo. La blockchain offre un forte contributo alla supply chain per registare la provenienza dei materiali usati nei sistemi produttivi e le caratteristiche del processo produttivo, come la qualità del prodotto, ma anche certificare la sostenibilità del sistema stesso, dando al consumatore la possibilità di verificare la sostenibilità del produttore, conoscendo la provenienza dei materiali e la sostenibilità del processo produttivo.

Vuoi saperne di più sulla blockchain? Ascolta la puntata!